il rito funebre

Nella cerimonia dei funerali si individuano tre fasi:
1)il cadavere viene lavato e unto con balsami, avvolto nel sudario ed esposto su una barella o catafalco. Durante questa fase i cantori, i parenti e soprattutto le donne della famiglia intonano il lamento funebre. Il periodo dell'esposizione può variare: Ettore viene esposto per nove giorni, Achille lo sarà per diciassette. A questo punto si procede con il sacrificio in onore del defunto e il sangue degli animali uccisi viene cosparso intorno al cadavere
2)il corpo viene posto su un carro a quattro ruote e portato nel luogo della sepoltura con un corteo di donne piangenti (le prefughe) e carri di guerrieri


3)rimangono solo i parenti che collocano la salma sul rogo, sacrificano alcuni animali e pongono attorno vasi di miele e ampolle d'olio. La pira viene dunque incendiata, quando tutta la legna è consumata le braci vengono spente con il vino rosso e le ossa raccolte in un'urna e cosparse con strati di grasso. L'urna, avvolta in un drappo è calata in una fossa che viene sigillata con lastroni di pietra. Sopra il tumulo può essere eretta una stele.
In onore del defunto possono essere indetti dei giochi funebri, al termine dei quali sono consegnati ai vincitori ricchi premi.
Secondo la leggenda, i giochi pubblici, che col tempo diventarono ricorrenti scadenze agonistiche, sarebbero stati in origine celebrazioni funebri in onore di eroi particolarmente famosi.
Così le feste panelleniche come le Olimpiadi, le Istmie, le Nemee e le Pitiche sarebbero la continuazione di antichi giochi organizzati rispettivamente sulla tomba di Pelope, Melicerte, Ofelte e Pitone.
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