Tersite



lettura dei versi di Monti

Qui di seguito viene riportata la bella traduzione di R.Calzecchi Onesti  dell'episodio di Tersite. 
   Iliade;II,211,sgg


Gli altri dunque sedevano, furono tenuti a posto.
 Solo Tersite vociava ancora smodato,
 che molte parole sapeva in cuore, ma a caso,
 vane, non ordinate, per sparlare dei re:
 quello che a lui sembrava che per gli Argivi sarebbe
 buffo. Era l'uomo piu' brutto che venne sotto Ilio.
 Era camuso e zoppo di un piede, le spalle
 eran torte, curve e rientranti sul petto; il cranio
 aguzzo in cima, e rado di pelo fioriva.
 Era odiosissimo, soprattutto ad Achille e a Odisseo,
 che' d'essi sparlava sempre; ma allora contro il glorioso Agamennone
 diceva ingiurie, vociando stridulo; certo con lui gli Achei
 l'avevano terribilmente, l'odiavano, pero' dentro il cuore;
 ma quello gridando forte accusava Agamennone con parole:
 "Atride, di che ti lamenti? che brami ancora?
 piene di bronzo hai le tende, e molte donne
 sono nelle tue tende, scelte, che' a te noi Achei
 le diamo per primo, quando abbiam preso una rocca;
 e ancora hai sete d'oro, che ti porti qualcuno
 dei Teucri domatori di cavalli, riscatto pel figlio
 preso e legato da me o da un altro dei Danai?
 o vuoi giovane donna, per far con essa all'amore,
 e che tu solo possieda in disparte? ma non e' giusto
 che un capo immerga nei mali i figli degli Achei.
 Ah, poltroni, brutti vigliacchi, Achee non Achei,
 a casa, si', sulle navi torniamo, lasciamo costui
 qui, a Troia, a digerirsi i suoi onori, che veda
 se tutti noi lo aiutavamo o no.
 Egli che adesso anche Achille, un uomo migliore di lui,
 ha offeso; ha preso e si tiene il suo dono, gliel'ha strappato!
 Davvero ira non v'e' nel cuore d'Achille, e' longanime,
 se no, Atride, ora per l'ultima volta offendevi".



Insolita nei poemi omerici la presenza di un personaggio della classe popolare...infatti siamo di fronte all'antieroe (basti osservare la caratterizzazione fisica deforme in contrasto evidente con l'ideale della kalokagatia. unico aspetto positivo parrebbe la sua abilità retorica ("arguto oratore"v 246) ma questo dettaglio viene inserito anch'esso in contrasto con Odisseo, la cui eloquenza viene impiegata per cause nobili. 
L'intervento di Tersite, già criticato dai compagni, viene duramente represso dal potere costituito: le percosse di odisseo ripristinano dunque il kosmos che "i detti sconvenienti", "non conformi alla regola" di Tersite avevano turbato.
Ogni tentativo perciò "popolare"di ribellarsi al potere aristocratico va considerato illegittimo ed inaccettabile. esemplare è infatti anche la conclusione dell'episodio che vede i compagni, benchè dispiaciuti, ridere di lui. Il riso di norma costituisce una sorta di "sanzione sociale".



questo personaggio ha ispirato nei secoli moltissime interpretazioni: da anarchico insubordinato a campione di una lotta di classe. 

Maurizio Bettini afferma argutamente che"è molto probabile che oggi Tersite- con pearcing anarchico fantasista o con gesto ostinato del suonatore di bongo- urli nelle piazze dei no-global"


Luigi Spina ricostruisce le vicende letterarie del personaggio fino ad una polemica che nel 1966, vide protagonisti il filosofo Norberto bobbio e altri intellettuali intorno al cosiddetto "tersitismo culturale", quell'attitudine al''insulto veemente e gratuito, all'atteggiamento di irrisione da bassa truppa che spedisce insulti all'indirizzo generale, una mentalità e un modo di fare che appunto risalgono a Tersite.

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